Niente di nuovo. Tutto molto semplice.

La felicità procura benessere.

La felicità dimora nella semplicità.

La semplicità però è difficile da comprendere perché all’uomo piace complicare ogni cosa.

Gran parte della ricerca tecnologica dell’uomo contemporaneo è finalizzata a come sbrigare le proprie faccende senza muovere un dito.

Questa è l’età del Comfort!

Ed ecco allora nascere meravigliose invenzioni: il rapidissimo cattura polvere rigorosamente usa e getta, la macchina che inquina ma parcheggia da sola, lo sgrassatore tossico che pensa lui a contrastare la formazione del calcare, lo smart phone che accende il riscaldamento a casa prima che noi arriviamo, il computer che esegue i nostri comandi a voce, le fragole anche a gennaio, il wc che si occupa di pulirci il sedere non prima di averlo scannerizzato minuziosamente.

Ma certo! L’importante è che ogni cosa vada conclusa in fretta e poi volendo, anche bene, se avanza del tempo.

La pazienza ha fatto un bel fagotto ed è andata a vivere lontano da noi.

Ma si capisce, noi abbiamo da fare, tanto da fare… ma cosa combiniamo nel frattempo?

Occupiamo un posto di lavoro che non ci piace e ci stressiamo, rimaniamo soli in casa e ci incazziamo, mettiamo su famiglia e non ci si guarda nemmeno in faccia, facciamo un mutuo per comprare una casa di nuova cementificazione confortevolissima ma siamo tristi perché ne vogliamo ancora di più.

Intanto la TV passa notizie di povertà, immigrazione, guerre, disastri ecologici e noi prontamente cambiamo canale perché preferiamo piangere con le lettere di Maria.

E ci ammaliamo! Ogni dolore che abbiamo ci racconta quanto stiamo male: la testa – “Ma con Oki task!”- , lo stomaco, la schiena, le ginocchia, i bruciori intimi, la pressione, le budella in subbuglio, le ossa che scricchiolano.

Allo stesso modo facciamo ammalare l’ambiente che ci circonda, perché – anche se facciamo finta di non saperlo più – siamo parte di un macrocosmo, che vive, respira, ci sostiene e ci subisce.

E SE INVECE PROVASSIMO A CAMBIARE ROTTA?

E se provassimo a fare qualcosa di buono e di utile, se provassimo SEMPLICEMENTE a fermarci per un po’ e ascoltarci, ascoltare gli altri, ascoltare tutto il mondo che ci sta attorno?

Sembra troppo? Troppo semplice?

Eppure è qui che comincia il bello!

Cominciamo dalla base, per esempio ad avere rispetto, ad apprezzare la gentilezza, ad accarezzare ciò che ci circonda senza far male!

Facciamo come i bambini e ritorniamo a giocare, a fare ciò che ci fa stare bene, ad assaporare la lentezza, a farci domande con leggerezza, a piangere, a urlare al vento, ad abbracciarci, a rincorrerci, a ridere, ad amarci incondizionatamente!

Sentiamoci parte delle leggi cosmiche, lasciamo che gli eventi scorrano senza opporci a ciò che non possiamo fermare.

Facciamolo!

E’ questa la strada della salute, del VIVERE BENE.

La semplicità è una scelta, una possibilità alla portata di tutti, ed è difficile da capire solo finchè non la si è vissuta.

“Quelli che seguono le leggi
dell`universo sono protetti da ogni malattia seria”
(Nei Jing. Il Libro dell`Imperatore Giallo)

My Shiatsu attitude

Ho avuto il piacere di imbattermi in persone che hanno sollevato DUBBI PIENAMENTE RAGIONEVOLI sull’efficacia e sulla natura dello Shiatsu. C’è chi mi ha apertamente dichiarato di aver addirittura paura dello Shiatsu. 
Questa pratica “alternativa” – scrivo tra virgolette perché è un termine vago e fuorviante, perché è una strada come tante, alternativa a nessun’ altra – nasce dal millenario sapere di quella che è la MEDICINA TRADIZIONALE CINESE, la quale ha da sempre affermato che nel corpo umano scorrono dei CANALI ENERGETICI, collegati ad organi e funzioni vitali, i quali scorrono bene se l’essere umano vive in armonia con se stesso e con l’ambiente che lo circonda. 
LO SHIATSU AIUTA CON UNA SERIE DI PRESSIONI E DRENAGGI AD AGEVOLARE IL CORRETTO SCORRIMENTO ENERGETICO dell’organismo. E’ molto efficace soprattutto nella prevenzione, e molto spesso anche nel miglioramento graduale di problemi cronici. I benefici sono totali, ovvero riguardano ogni parte del corpo. Se il caso è grave e serio, sarò io la prima a indirizzare il ricevente dal medico! 
Posso ribadire con certezza che LO SHIATSU FA BENE ALLA SALUTE e NON È UN’ ALTERNATIVA a nessun’altra pratica legata alla cura del corpo perché non vuole soppiantare la medicina occidentale, né vuole sostituirsi a trattamenti di fisioterapia o a sedute di psicoterapia. Anzi, può eventualmente affiancarsi alle classiche cure sanitarie apportando un maggior rilassamento generale della persona e aiutandola ad affrontare emotivamente grandi e piccole tensioni. 
Come insegna l’antica filosofia cinese taoista una cosa può essere compatibile con quello che sembra il suo opposto, perché CIÒ CHE È ALL’OPPOSTO È COMPLEMENTARE. 
Se continuate a non essere convinti dello Shiatsu, va bene! Preferite lo Yoga, i Reiki, l’Ayurveda? Va benissimo! Preferite andare in piscina per star meglio con la schiena. Ottimo! Magari invece preferite fare avanti e indietro tra medico e farmacia? Fate benissimo. O forse preferite pregare ed affidarvi a Dio. Perfetto! Se mi chiederete quale di queste scelte è la più valida io non saprò rispondere. 
LE STRADE SONO TANTE e spesso possono creare confusione… oppure farci sentire semplicemente liberi di esplorarle, quando e come ci pare, fino a trovare quella che ci soddisfa pienamente.
Non importa quale sia la strada che voi prendiate e non è detto che una strada debba per forza escluderne un’altra. L’importante è che la scelta sia in linea con voi stessi. 
Se vi sentite bene così, allora sarà così.
IO HO SCELTO LO SHIATSU perché mi affascinava; mi ci sono tuffata in piena fiducia, seguendo il mio istinto. E’ stato un percorso di studi professionale, duro e rigoroso, ma pieno e fecondo. Allo stesso modo, ho deciso di proseguire gli studi per conoscere il Qigong, altro ramo della Medicina Tradizionale Cinese. 
Ho scelto con il cuore e ad occhi chiusi perché ho sentito qualcosa che va oltre e infatti, mi è stato insegnato e confermato, soprattutto con la pratica, che ogni essere è unico e irripetibile e per questo va trattato diversamente da ogni altro e ascoltato come solo lui sa esprimersi, me compresa!
Ho scelto la Medicina Tradizionale Cinese perché mi ha insegnato ad ascoltare con la “pancia”, ad APPREZZARE I PARTICOLARI E LE DIVERSITÀ di ogni corpo umano, di ogni mente umana.
Sono cambiata nel profondo ma resto sempre uguale. Strana ero e strana sono rimasta. Ma più decisa, più aperta. Sicuramente più consapevole nel modo di vivere. Col giudizio sospeso. 
Ognuno avrà sempre le sue buone ed encomiabili ragioni.
Qualunque strada vogliate intraprendere per prendervi cura di voi, però, AFFIDATEVI A CHI È APPASSIONATO E A CHI È PROFESSIONISTA NEL SUO CAMPO. 
Non abbiate paura dello Shiatsu. La paura ferma tutto. Ma siate critici nelle vostre scelte. 
Per capire chi è realmente un professionista, basta informarsi sul suo conto con i mille mezzi di cui oggi abbiamo a disposizione e poi, ascoltare sempre il nostro buon istinto.
Ringrazio i dubbiosi perché IL DUBBIO è FECONDO; è lui che alimenta la nostra instancabile voglia di scoprire la vita! 
La strada che ci fa star bene forse è vicina, forse è un po’ più lontana, ma esiste. Non stanchiamoci mai di cercarla. 
Salute a tutti! 
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L’INVERNO E L’ELEMENTO ACQUA

L’inverno non è più alle porte ma è arrivato impetuoso: calo delle temperature, i primi fiocchi di neve, giornate corte, lunghe notti e noi che ci sentiamo così bene raccolti in casa al calduccio!
I cinque elementi della cosmogonia taoista cinese – Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua – sono sempre dinamici e presenti in tutte le cose nell’universo e nell’uomo, ma in determinati periodi uno prevale sempre un pò di più rispetto agli altri perchè è in quel periodo che riceve più forza per esprimersi.
Se pensiamo alle STAGIONI dell’anno, ad esempio, l’ELEMENTO ACQUA raggiunge la sua massima espressione proprio in INVERNO.
La natura dell’Acqua si sintetizza nell’immagine del SEME, in cui c’è la potenzialità dell’albero maestoso, ma che per il momento aspetta inerme e paziente sotto il terreno al riparo del gelo.
Ciò che caratterizza l’Acqua è il FREDDO, il BUIO, la relativa STATICITA’ della vegetazione, il letargo per molti animali e il minor lavoro nei campi – un tempo, in inverno si viveva perlopiù della raccolta e delle coserve preparate appositamente in estate e in autunno per affrontare il freddo e la fame.
Nell’ESSERE UMANO, l’elemento dell’Acqua risiede nei RENI che sono detti “I controllori delle riserve d’acqua” e lavorano insieme alla VESCICA.
Oltre alle caratteristiche già citate del freddo, della staticità che sono espressioni d’Acqua, nell’uomo essa si manifesta anche in emozioni come la PAURA, e la FORZA DI VOLONTA’.
L’Acqua dà quella spinta ad andare oltre la superficie delle cose, ad esplorare la sua parte più nascosta e misteriosa.
Essa porta con sè il FASCINO e il timore di ciò che si cela nel buio, e nel nostro INCONSCIO.
E’ il simbolo della MORTE e la paura che ne implica il pensarci, ma è anche il simbolo della RINASCITA che non può mai avere luogo senza la perdita di ciò che deve andare e la volontà cosciente di ricominciare a risalire verso la luce.
Ma l’inverno finirà e farà da CONCIME PER LA PRIMAVERA, in cui già urla e scalpita una giovanissima forza vitale della natura assetata di calore, luce e giochi inebrianti.