Buongiorno Estate!


“Risplendere sempre,
risplendere ovunque,
sino al fondo degli ultimi giorni
risplendere –
e nient’altro!
Ecco la parola d’ordine mia
– e del sole!”
– Vladimir Majakovskij –

“I tre mesi dell’estate sono chiamati: proliferare e sviluppare il fiore; i soffi del Cielo e della Terra si intrecciano, i Diecimila esseri fioriscono e fruttificano. Alla notte ci si corica, all’alba ci si alza, evitando le esposizioni al sole eccessivamente lunghe. Si esercita il volere, ma senza violenza: assecondando lo splendore della bellezza e della forza, che realizzano allora le loro promesse; assecondando lo scorrere dei soffi che preferiscono allora esteriorizzarsi. Così ci si conforma ai soffi dell’estate, via per il mantenimento della crescita della Vita. Andare controcorrente porterebbe danno al Cuore” – Suwen, capitolo II –

In questa calda calda Estate arrivata con furore, apriamo il nostro Cuore!

Sorridiamo di più e passiamo più tempo con le persone che ci fanno star bene perchè siamo nella stagione della gioia, nella stagione della luce.

Beviamo molta acqua ma senza sprecarla, mangiamo molta verdura e frutta fresca.

Lavoriamo in armonia con il nostro corpo e con il nostro spirito. Ricerchiamo l’equilibrio interiore.

La Stagione del Fuoco sa donarci i frutti più ricchi e maturi!

Per approfondire il significato dell’elemento Fuoco dentro e fuori di noi secondo la medicina tradizionale cinese leggi l’articolo: https://ilrifugiodeltao.it/2019/08/02/buona-estate/

Prenditi cura del Fegato e goditi la tua Primavera!

Siamo in primavera inoltrata ed è il momento giusto per parlare del nostro Fegato, l’organo che si abbraccia perfettamente con questa stagione. Abbiamo già visto che ogni cosa nell’universo è il prodotto della combinazione di soli 5 elementi chiamati anche “movimenti” per la loro incessante dinamicità che li fa continuamente trasformare l’uno nell’altro. La Primavera è il periodo di massima espressione dell’elemento Legno con il suo irrefrenabile slancio vitale (per approfondire leggi l’articolo: https://ilrifugiodeltao.it/2019/03/20/benvenuta-primavera/ ). Nel corpo umano, l’energia del Fegato custodisce il carattere del Legno: deciso, possente, creatore, impavido. Un movimento che nasce dagli abissi profondi ma aspira ad innalzarsi verso la luce celeste. Anche noi umani, nel periodo in cui la Natura si fa feconda e gravida, sentiamo il bisogno di esporci, di uscire, di urlare, di correre, giocare, fare l’amore.

Ma il Fegato è anche molto rigoroso, tra tutti gli organi ricopre la carica di gran generale. Affiancato dalla cistifellea, è colui che ha il compito di decidere, di fare previsioni, attuare strategie intuitive, superare creativamente gli ostacoli affinchè il corso della nostra vita possa procedere con successo. Nel nostro interno, sotto le indicazioni del generale, il sangue è regolato e immagazzinato, per poi scorrere fluido e abbondante insieme al Qi, in base alle diverse esigenze del corpo. L’ elasticità e la dinamicità dei muscoli e dei tendini, la salute degli occhi e più ampiamente il nostro saper guardare oltre, prevedere e intuire, sono tutte esternazioni di questa rigogliosa energia. Il Fegato inoltre garantisce la giusta spinta direzionale nel percorso della digestione e della trasformazione degli alimenti. Dal Fegato scaturisce la rabbia che fa salire il Qi verso l’alto; a volte questo stato emotivo è utile per oltrepassare gli intralci quotidiani o per uscire da momenti di stallo, ma se incontrollata e ripetuta nel tempo può diventare un serio danno epatico!

Il Fegato è anche dimora dello Hun, la nostra parte di anima più eterea e leggera. È proprio grazie allo Hun che l’essere umano può elevarsi spiritualmente. Questo aspetto quasi magico ci rende particolarmente sensibili e ad esso è legato il potere dell’immaginazione, dell’attività onirica, e andando più nel sottile grazie ad esso, possiamo avere esperienze che vanno oltre la materia come il sogno lucido, la chiaroveggenza e un “sesto senso” piuttosto sviluppato.

Quella del Legno è una forza che nasce negli antri più oscuri ed acquosi del nostro essere, una forza che può essere la più brutale e mostruosa se pensiamo alla spinta istintiva-sessuale e alla rabbia cieca, ma se forgiata può aiutare il nostro spirito a raggiungere le vette più alte e luminose della pura coscienza. È una forza che va compresa e domata non senza fatica, ma è il primo passo caparbio che ci porterà dritti al compimento della nostra vera Vita. Per questo c’è bisogno di determinazione ma anche di un’attenta delicatezza affinchè nessun altro venga travolto dal nostro passo spedito.

Antica illustrazione del meridiano di Fegato

In ogni caso, qualunque siano i nostri progetti, mettiamo sempre in primo piano la Salute, nel senso più ampio e salvifico del termine, e in Primavera – ma non solo – prendiamoci cura del nostro caro Fegato!

Questo periodo solitamente esuberante, a volte provoca non poca confusione ai tipi dal Legno prorompente! Se l’energia del Fegato è in disordine, si possono accusare più facilmente segni di spossatezza, nervosismo o instabilità emotiva, disturbi del sonno, agitazione e irrequietezza. La caratteristica volontà di innalzarsi, di raggiungere ciò che sta in alto, propria dell’elemento Yang del Legno, rischia di perdere il contatto con la radice Yin di cui quest’organo ha tremendamente bisogno.

Se questa energia ascendente non è ben radicata rischia di far divampare del fuoco lungo il tratto di risalita, a livello psichico causando una perdita più o meno grave del contatto con la realtà, a livello fisico compromettendo lo Stomaco con bruciori o irritazioni del tratto digerente e peggio ancora compromettendo il Cuore, l’Imperatore rischiando così di danneggiare il sistema circolatorio! Spesso l’energia incontrollata del Fegato, o una sua incapacità di esprimersi può dipendere da una  disarmonia dell’elemento madre del Legno, cioè l’Acqua. Il Legno che trova radici e nutrimento dall’ elemento Acqua e quindi dal Rene (organo di cui abbiamo già parlato nell’articolo precedente: https://ilrifugiodeltao.it/2019/12/28/i-reni-custodi-della-vita/ ), potrebbe essere poco nutrito o ipernutrito e per questo potrebbe svolgere con difficoltà le sue funzioni.

Quindi cerchiamo sempre di ascoltarci e rispettare l’energia vitale del Rene, assumendo una ragionevole quantità di liquidi ed evitando situazioni di stress eccessivo. Per aiutare il nostro Fegato invece cerchiamo di dormire bene tra l’una e le tre della notte, orario (solare!) di picco energetico dell’organo, per permettergli di svolgere in tranquillità le sue mansioni ordinarie. Nutriamoci soprattutto con cibi di stagione dal colore verde, il colore che fa bene al Legno, che non a caso disintossicano, come i carciofi, gli asparagi, il tarassaco, la cicoria. Non esageriamo con – o meglio ancora, evitiamo – l’assunzione di alcool, fritture e zuccheri. E naturalmente troviamo un momento durante la giornata per praticare attività fisica nel rispetto dei nostri limiti, non affatichiamo i nostri occhi davanti a dispositivi elettronici, soprattutto la notte, e cerchiamo di tenere a bada la nostra rabbia, se ci capita spesso di perdere la pazienza,
respirando profondamente! Se ci sentiamo rigidi e congesti anche emotivamente, possiamo fare un massaggio vigoroso che va da entrambi i fianchi – zona di dominio dell’energia del Fegato – fino all’ ombelico con le mani, magari alternando a destra e a sinistra oppure praticare un leggero stratching dei fianchi, ruotando con dolcezza per qualche minuto il  busto prima da un lato e poi da un altro.

Rispettare e armonizzare il nostro Fegato aiuta ad essere più decisi, dinamici, elastici ed intuitivi.

E ci aiuta a vivere meglio la stagione  più ricca e briosa dell’anno!

Salute a tutti!

I Reni custodi della Vita.

Cari amici in questi giorni invernali di festa e con la prima neve della stagione ho pensato bene di parlarvi dei Reni, anzi del Rene – anatomicamente i reni sono evidentemente due ma unica è la loro energia.

Come abbiamo già visto nel mio precedente articolo: (https://ilrifugiodeltao.it/2018/12/06/linverno-e-lelemento-acqua/ ) l’Acqua è l’elemento cosmico che li alimenta e l’Inverno la stagione in cui la loro forza trova la massima espressione. Pensiamo all’apparente quiete di un monte innevato, che però conserva sotto sostanze in decomposizione nascoste da un manto nevoso, migliaia di semi che concentrano in essi la volontà di un esplosivo progetto vitale di migliaia di germogli che saranno a primavera.

Nel Rene regna la Duplicità fisica e soprattutto energetica: in esso c’è la radice dello yin e dello yang, del buio e della luce, del freddo e del caldo, della paura della morte a cui niente e nessuno sfugge e dell’irresistibile richiamo alla vita. Come un subacqueo nell’oscurità degli abissi dovrà risalire verso la luce in superficie, come il feto che dovrà uscire dal fluido e scuro grembo materno, come il seme dal grembo terreno si aprirà e scaverà con tutte le sue forze verso i raggi del sole. Acqua e buio, luce e aria.
Primo inspiro = vita, ultimo espiro = morte, ovvero la danza della trasformazione infinita.

Non ci sorprenderà dunque il fatto che, per la Medicina Tradizionale Cinese, nel Rene – da cui dipendono la nostra nascita, crescita e riproduzione – risiede uno dei tre tesori(*) dell’essere umano: il Jing, la porzione di energia vitale da bruciare durante il percorso dell’uomo, la tanica di “vita” non ricaricabile, che ognuno ha in quantità diversa. Interessante è che secondo l’antica tradizione cinese ognuno ha la porzione di Jing Ancestrale esatta che serve per portare a termine la propria missione in questa vita… e naturalmente a trovarla!
(*): i tre tesori sono il Jing o l’essenza vitale, il Qi o l’energia che permea e muove ogni parte del nostro corpo, lo Shen o lo spirito puro

Inoltre il Jing Ancestrale è l’essenza del Cielo Anteriore, ovvero di tutte le informazioni immutabili, materiali e spirituali, ereditate al momento del concepimento – un mix del Jing dei genitori e del luogo e del tempo cosmico in cui il concepimento è avvenuto -, in pratica il nostro DNA.

 Il Cielo Anteriore viene poi aiutato e preservato dal Jing Acquisito, essenza del Cielo Posteriore, ovvero l’energia che serve a vivere quotidianamente: cibo, aria, emozioni, stili di vita appropriati ecc. Più immettiamo Jing Acquisito pulito e di buona qualità nel nostro organismo, più preserviamo il Jing Ancestrale. Più la nostra vita è frenetica, faticosa e nutrita male, troppo o troppo poco, più abusiamo di sostanze tossiche, velenose, in sintesi, più facciamo cose fuori dalla norma – ovvero che vanno oltre le regolari richieste del nostro corpo – più sprechiamo energia straordinaria, prelevandola direttamente dalle inviolabili riserve del Cielo Anteriore, penalizzando la nostra stessa vita in durata e in qualità.
Inutile dire che così facendo ci allontaniamo di gran lunga dal nostro mandato celeste!

Quindi sarebbe cosa buona e giusta cercare di seguire nel miglior modo possibile i ritmi della Natura e sentirci parte di essa, nostra risorsa di nutrimento e di relazioni con l’esterno, nostro specchio energetico a livello macrocosmico. Dovremmo osservarla ed emularla. Per arrivare in gran forma a Primavera, in questo periodo la vegetazione riposa e la gran parte degli animali va in letargo.

E noi? Per preservare al meglio l’energia del Rene, in inverno potremmo ad esempio, smetterla di far finta di stare ai tropici in casa quando fuori fa freddo. Potremmo abbassare il riscaldamento, coprirci di più, mangiare zuppe calde,  coccolarci di più, concederci la possibilità di riposare più a lungo e di andare a letto un po’ prima la sera. Praticare attività rilassanti, rigeneranti e salutari come la Meditazione, il Qi Gong o lo Shiatsu per liberarci da blocchi, tensioni o carenze che nuocciono al normale flusso dell’energia renale e non solo.

Come sempre non è difficile se comprendiamo bene che viviamo in una rete di relazioni energetiche che ci uniscono a tutti e al Tutto e che fondamentalmente saremo noi i primi a trarne beneficio.

Buone feste e come sempre buona salute a tutti!

L’AUTUNNO E L’ELEMENTO METALLO

In verità il profumo dell’autunno non è ancora arrivato, gli equilibri delle stagioni sono un po’ in disordine… o forse la Natura ha già trovato un nuovo assetto e noi non lo percepiamo. Sarà, ma il periodo è quello, l’energia cosmica del Metallo è alle porte e allora andiamo a esplorare questa potenza crepuscolare!
Tra i cinque elementi dell’antica cosmogonia cinese – ve li ricordo: Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua -, questo è il momento di massimo splendore per il METALLO, elemento molto complesso e profondo.


In natura il Metallo è simboleggiato dal FRUTTO CHE CADE DALL’ ALBERO e che decomponendosi darà la possibilità al seme di incubare sotto terra per aprirsi a nuova vita.


L’elemento Metallo si muove DALL’ ESTERNO VERSO L’ INTERNO, incanalando l’Energia verso il basso e proteggerla. Il suo momento durante la giornata è il TRAMONTO, il suo punto cardinale è l’OVEST.
Secondo il naturale processo delle stagioni, è il tempo di raccogliere e SISTEMARE LE PROVVISTE. Prendere dai campi per portare dentro le case in vista dell’inverno.
Il colore del Metallo è il BIANCO dato dal bagliore del riflesso che esso dà alla luce del sole.


Nell’ ESSERE UMANO l’elemento del Metallo risiede nel POLMONE – detto “MAESTRO DEL QI”, ovvero colui che ha la capacità di direzionare e diffondere l’Energia vitale – e nel suo fedele viscere collaboratore, l’INTESTINO CRASSO. Entrambi hanno un ruolo fondamentale nel gestire i rapporti tra esterno-interno del corpo. L’intestino crasso elimina all’esterno ciò che è impuro, il Polmone raccoglie l’aria e permette con la sua spinta all’ossigeno e al Qi di circolare in ogni parte del corpo. L’azione del Polmone si estende sulla PELLE – principale membrana di separazione – unione tra interno ed esterno del corpo – attraverso la microrespirazione dei pori. L’incarnato dell’uomo-Metallo tende ad essere pallido.


Grazie al RESPIRO cosciente – strumento indiscusso che sta alla base di ogni processo di autoconoscenza, di qualsiasi percorso di “Maestria del Qi” interiore – possiamo creare un contatto profondo con noi stessi e l’ambiente che ci circonda. L’OLFATTO, organo di senso proprio del Metallo è molto legato ai ricordi, al passato.
Lo stato d’animo caratteristico del Metallo è l’INTROSPEZIONE, l’emozione è la TRISTEZZA, la sua espressione vocale è il PIANTO.


LA VECCHIAIA è la tappa della vita che più corrisponde a questo elemento.
Chi ha un Metallo armonico ha la capacità di guardarsi dentro, sa star bene anche da solo, considera IL PASSATO come la somma delle esperienze di vita e non come un’ ancora alla quale aggrapparsi con smania nostalgica; sa conservare un ricordo significativo e sa farlo dissolvere con dolcezza quando è il momento, non conserva ogni cosa sotto la polvere della reminiscenza.

L’attitudine metallica sta nel SAGGIO ANZIANO, MAESTRO silente e imperscrutabile, pieno di saperi e consigli. Il Metallo fa vivere ogni attimo come fosse l’ultimo, è l’espiro che lascia il posto al un nuovo inspiro, è il declino che si fa lieve per lasciare il posto ad un nuovo slancio vitale.

È la capacità di saper tenere ciò che serve per sopravvivere e lasciar cadere le inutili zavorre. Perché lo Spirito che guarda la rinascita ha bisogno di leggerezza per sentirsi libero, consapevole e potente.

La Terra e la Tarda Estate

Siamo in TARDA ESTATE, Metastagione e Madre delle stagioni.

Il frutto da cogliere in questo momento è molto dolce e se è troppo maturo possiamo decidere di trasformarlo in una gustosa marmellata. È la festa dopo la raccolta ma anche la valutazione di come disporre le derrate nei magazzini.

Attualmente è la fine delle vacanze e la ripresa, spesso a fatica, dei ritmi lavorativi ordinari.


Una delle parole chiave da attribuire alla Terra è: TRASFORMAZIONE. È grazie a lei che ogni elemento riesce a mutare nell’ altro ciclicamente. È il tempo della transizione, ma questa avviene bene solo se c’è EQUILIBRIO nel passaggio; è l’avanzare aggraziato del funambolo che regge il suo asse con estrema attenzione.

Il CENTRO è la direzione della Terra. La fase del giorno corrispettiva è il POMERIGGIO.


Anche i periodi di passaggio tra una stagione e l’altra sono di dominio della Terra, così come ogni nuova fase nell’ evoluzione ciclica delle cose in natura.

La Terra è il GREMBO FERTILE della Dea Madre universale che accoglie e nutre incessantemente.
Se il frutto è così maturo da non andar bene nemmeno per la marmellata, lasciamolo pure alla Terra che trasformerà il seme in nuova pianta e lo scarto in concime.

La Terra si compiace e si esprime nella musicalità dei suoni della natura. Nell’ essere umano l’espressione vocale della Terra è il CANTO.
Il colore di questo elemento è il GIALLO, il colore delle messi, dei cereali, sostanze che stanno alla base della nostra nutrizione. I cibi dolci sono cibi “terreni”, ma attenzione, il SAPORE DOLCE è quello del riso, del pane, dei frutti e non quello dello zucchero che in MTC è considerato veleno!


Nel corpo umano, coloro che racchiudono la potenza della Terra, sono la MILZA, IL PANCREAS E LO STOMACO e in generale tutto ciò che riguarda il metabolismo. Anche il SENO (zona di passaggio dei meridiani di Stomaco e Milza-Pancreas), atavico simbolo di nutrimento, e l’UTERO sono strettamente legati all’ elemento in questione.


LABBRA colorite e definite, CARNI TONICHE E SODE, un corpo ben delineato, né troppo magro né troppo grasso sono i segni di un buono stato di questo elemento.
La Terra è addetta al CONTENIMENTO, alla tonicità della pelle e del tessuto connettivo dell’organismo (le membrane degli organi e dei vasi sanguigni ecc.) e alla CICLICITÀ delle funzioni del nostro corpo come, ad esempio, lo stato di veglia e sonno o la regolarità del ciclo mestruale nelle donne.


La Terra è un elemento propriamente materno e femminile, così come il Fuoco è il simbolo dell’archetipo del Padre. Una madre che si annulla per il proprio marito e per i propri figli senza concedersi niente, una persona che si dedica esclusivamente agli altri senza vivere la sua vita, soffre chiaramente di disarmonie dell’elemento Terra, così com’è vero l’esatto contrario.


A livello psichico le sue qualità sono la CAPACITÀ CRITICA, LA RAZIONALITÀ e la raccolta di informazioni.
“Masticare bene” i fatti accaduti, senza che questi prendano il sopravvento, e l’essere riflessivi sono il segnale di una Terra armonica.
Sintomi di disequilibrio sono i pensieri ossessivi, il RIMUGINARE incessantemente, la PREOCCUPAZIONE eccessiva, un’atteggiamento ipercritico verso gli altri e verso se stessi. Le persone con una Terra disarmonica hanno un rapporto conflittuale con il cibo, cadono nell’abitudine del fumo e cercano la sicurezza nella ROUTINE, diventando spesso poco elastici nello scandire i tempi durante la giornata.


A livello più profondo, “l’Effetto Terra” si può tradurre come il nutrimento spirituale, IL PROPOSITO DI CONOSCENZA dei meccanismi del Cosmo e la tenacia nell’ acquisizione delle giuste abitudini per raggiungere quella saggezza necessaria ad innalzarci verso le sfere più alte pur rimanendo BEN RADICATI al suolo.

Buona estate!

Agosto è il Cuore dell’estate: vacanze, feste di paese e voglia di uscire per farci quattro risate con gli amici. 
Auguro a tutti una gioiosa estate consapevole, illustrando attraverso lo sguardo della Medicina Tradizionale Cinese alcuni meccanismi che, come sempre, risuonano inevitabilmente all’interno di noi. 
In estate, è L’ELEMENTO COSMICO DEL FUOCO a raggiungere la sua massima forza espressiva. I raggi caldi e luminosi del SOLE hanno permesso ai germogli primaverili di crescere e di trasformarsi in fiori e FRUTTI RINFRESCANTI E SUCCOSI. L’estate è L’ETÀ DELLA RACCOLTA, è la gratificazione.
In M.T.C. il Fuoco è simbolo di ESPANSIONE, di massima dinamicità, di LUCE, di vita traboccante e pulsante. Il COLORE corrispettivo è il ROSSO del sangue vivo. 
Nel corpo umano il Fuoco è rappresentato da ben quattro illustri “signori” che lavorano dall’interno: primo fra tutti c’è il CUORE detto l’IMPERATORE, “colui che illumina e accende le diecimila cose” (da Xuezhueng lun), l’organo vitale che discerne e ordina dall’alto. Al suo fianco lavora l’INTESTINO TENUE, il CUOCO dell’Imperatore e il viscere che incassa le emozioni più forti, colui che discrimina e separa il puro dal torbido. Poi c’è il PERICARDIO detto anche il MINISTRO del Cuore che si occupa della “circolazione” delle informazioni dell’Imperatore in periferia e infine il TRIPLICE RISCALDATORE, insostituibile “Factotum della città” che non è fisicamente localizzabile con precisione semplicemente perché… è ovunque!
– Tralaltro, di recente, pare sia stata scoperta in campo medico l’esistenza di un nuovo organo, l’Interstizio, che sembra trovare corrispondenza proprio con il Triplice Riscaldatore (per saperne di più: http://www.ansa.it/…/scoperto-un-nuovo-organo-nel-corpo-uma…) –
NELL’UOMO, un Fuoco armonioso si riflette nella FLUIDA LOQUACITÀ, nell’ INCARNATO ROSEO E LUMINOSO, in una buona e FLORIDA CIRCOLAZIONE SANGUIGNA, nella SCINTILLA VITALE dello sguardo, nella capacità di SAPER DARE, nel riuscire ad esternare i propri sentimenti. La forza del Fuoco si sprigiona nel CALORE DI UN ABBRACCIO. L’emozione caratteristica è la GIOIA che si esprime con una squillante RISATA, che sappia durare quanto basta ma che non debba mai mancare.
Lo STADIO DELLA VITA che rappresenta questo elemento è l’età dell’UOMO MATURO, ovvero di colui che ha una visione organica delle cose, che ha ritrovato la CONSAPEVOLEZZA e che ha raggiunto il massimo controllo nell’impiego della sua forza e delle sue capacità mentali e spirituali.
Nel Cuore ha sede lo SHEN, ovvero lo SPIRITO dell’essere umano. Chi riesce a vivere ascoltando il proprio cuore saprà individuare con chiarezza il suo RUOLO ORIGINARIO, scritto già dalla nascita ovvero la propria missione su questa Terra. Saprà riconoscere in TAO, la Via Madre, ovvero IL SENSO DELLA VITA.

Quando la strada è illuminata dal Cuore, il cammino è più facile!

Benvenuta Primavera!

L’ELEMENTO LEGNO SI ESPRIME NELLA PRIMAVERA.
La luce mattutina, gli uccellini che cantano, una brezza fresca e lieve, la neve che finisce di sciogliersi: è una tranquilla giornata di sole che comunica attraverso il linguaggio dell’ELEMENTO LEGNO.
Questo elemento della cosmogonia cinese è ben sintetizzato dal simbolo del GERMOGLIO. Il seme sornione che aspettava la fine dell’Inverno si è finalmente aperto e ha deciso di farsi largo tra la terra umida e buia per raggiungere l’aria e il sole, ad ogni costo. Perché questo è il suo PROGETTO DI VITA.
LA NATURA ESCE DAL TORPORE INVERNALE, si riscopre e poi si ricopre di fiori e profumi inebrianti, mette in mostra rigogliosa la sua rinnovata fertilità, stuzzica e gioca maliziosa con le creature della terra, RISVEGLIA I SENSI e la voglia di baci e d’amore, accarezza i pollini che danzano fecondi nel vento. I campi sono pronti per essere seminati. Gli animali pronti per l’accoppiamento. 
LE CARATTERISTICHE dell’elemento Legno sono il MOVIMENTO VERSO L’ALTO, la flessibilità, la sinuosità, la decisione, la grinta, il colore verde, il risveglio, l’alba, la fanciullezza, la freschezza del vento mattutino, l’arte, la sensualità, l’innamoramento. E’ una SPINTA IRREFRENABILE ALLA CRESCITA E ALLA CREAZIONE.
NELL’UOMO questo elemento risiede nel FEGATO, detto il generale delle armate, forte ed irruento, e nella CISTIFELLEA, il suo luogotenente, colui che su ordine del generale deve decidere la direzione da prendere affinchè ogni organo sia ben nutrito e in salute. 
FISICAMENTE il Legno si esprime nei muscoli, nei tendini e si riflette negli occhi e nelle unghie. L’urlo è la sua espressione vocale. 
ESPRESSIONI DI UN BUON LEGNO sono la sensibilità artistica e la propensione alla danza o ad attività sportive agonistiche. Ognuno la esprime diversamente a seconda di un atteggiamento mentale più o meno flessibile, più o meno sensibile.
LA RABBIA è l’emozione propria di questo elemento: nella giusta dose serve a superare gli ostacoli, che ad esempio ci impediscono di uscire da una situazione personale di apatia o ci impediscono di abbatterci nel perseguimento dei nostri obiettivi. L’uomo governato da un buon Legno ha la fermezza nel mandare avanti un progetto ma riesce anche a non chiudersi nella dura corteccia perché sa valutare sempre quando è il caso di cambiare direzione, sa ascoltare e valutare consigli e pareri.
Un Legno armonico ci perette di DORMIRE BENE E SOGNARE bene. 
A questo elemento è collegato inoltre LO SLANCIO SPIRITUALE che deve in qualche modo direzionare e innalzare dolcemente la forza vitale irruenta che lo muove. 
Il Legno è mosso da DINAMICHE MOLTO POTENTI E GREZZE – rabbia, sessualità, forza fisica – che non si fanno troppe domande, che vanno comprese e forgiate e che hanno bisogno di essere condotte nelle giuste vie d’uscita per evitare che diventino indomabili forze brutali. 
Approfittiamone e sfruttiamole giustamente. 
L’ALBA È L’INIZIO DEL NUOVO GIORNO, pieno di progetti e speranze da mettere in atto, così come l’infanzia e l’adolescenza sono l’inizio della formazione di un essere umano che ha però inizialmente bisogno di essere guidato. 
PARTIRE CON DEI BUONI PROPOSITI significa poter arrivare con saggezza alla maturità per cogliere e gustare infine i frutti di un buon lavoro interiore nel difficile cammino della nostra vita.

L’INVERNO E L’ELEMENTO ACQUA

L’inverno non è più alle porte ma è arrivato impetuoso: calo delle temperature, i primi fiocchi di neve, giornate corte, lunghe notti e noi che ci sentiamo così bene raccolti in casa al calduccio!
I cinque elementi della cosmogonia taoista cinese – Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua – sono sempre dinamici e presenti in tutte le cose nell’universo e nell’uomo, ma in determinati periodi uno prevale sempre un pò di più rispetto agli altri perchè è in quel periodo che riceve più forza per esprimersi.
Se pensiamo alle STAGIONI dell’anno, ad esempio, l’ELEMENTO ACQUA raggiunge la sua massima espressione proprio in INVERNO.
La natura dell’Acqua si sintetizza nell’immagine del SEME, in cui c’è la potenzialità dell’albero maestoso, ma che per il momento aspetta inerme e paziente sotto il terreno al riparo del gelo.
Ciò che caratterizza l’Acqua è il FREDDO, il BUIO, la relativa STATICITA’ della vegetazione, il letargo per molti animali e il minor lavoro nei campi – un tempo, in inverno si viveva perlopiù della raccolta e delle coserve preparate appositamente in estate e in autunno per affrontare il freddo e la fame.
Nell’ESSERE UMANO, l’elemento dell’Acqua risiede nei RENI che sono detti “I controllori delle riserve d’acqua” e lavorano insieme alla VESCICA.
Oltre alle caratteristiche già citate del freddo, della staticità che sono espressioni d’Acqua, nell’uomo essa si manifesta anche in emozioni come la PAURA, e la FORZA DI VOLONTA’.
L’Acqua dà quella spinta ad andare oltre la superficie delle cose, ad esplorare la sua parte più nascosta e misteriosa.
Essa porta con sè il FASCINO e il timore di ciò che si cela nel buio, e nel nostro INCONSCIO.
E’ il simbolo della MORTE e la paura che ne implica il pensarci, ma è anche il simbolo della RINASCITA che non può mai avere luogo senza la perdita di ciò che deve andare e la volontà cosciente di ricominciare a risalire verso la luce.
Ma l’inverno finirà e farà da CONCIME PER LA PRIMAVERA, in cui già urla e scalpita una giovanissima forza vitale della natura assetata di calore, luce e giochi inebrianti.